Dal 26 Novembre al 3 Dicembre 2018 nella SSPG L. Castiglione di Bronte hanno avuto luogo le lezioni frontali previste per la prima fase del progetto di educazione agricolo-ambientale “Frutti per la Biosfera”. Il progetto è realizzato dalle Giacche Verdi Bronte con il sostegno della Fondazione Manfred-Hermsen-Stiftung e del Ministero Tedesco BMU attraverso il programma EUKI e si svolgerà da settembre 2018 a febbraio 2019. L’istruttore che ha illustrato la presentazione in power point agli studenti è stato Andrea Aidala.

Sono stati coinvolti circa 200 ragazzi di 10 anni di 9 classi di Prima Media, già protagonisti dei progetti precedenti “Fiumi Puliti” e “Boschi per la Biosfera”, realizzati durante lo scorso anno scolastico. Già dall’inizio i ragazzi hanno accolto lo staff e i volontari delle Giacche Verdi Bronte con grande calore ed entusiasmo, felici di continuare il percorso di educazione ambientale e scoprire nuovi metodi per salvaguardare il nostro Pianeta. La sorpresa nel conoscere i nuovi volontari europei, ognuno con la propria storia e provenienza, ma sopratutto il proprio ortaggio o frutto tipico, ha aiutato ad iniziare la lezione, tra i suggerimenti di come effettuare delle scelte ambientali sin dai piccoli gesti quotidiani come acquistare frutta e verdura locale e proveniente da agricoltura naturale. Gli studenti si sono dimostrati molto preparati sul tema delle emissioni di CO2 nell’atmosfera, grazie alle nozioni imparate nel progetto “Boschi per la Biosfera” e hanno partecipato attivamente, interagendo con riflessioni e curiosità. Nella quasi totalità dei casi, inizialmente, i bambini hanno ammesso che usualmente vanno a fare la spesa con i genitori al supermercato e che non sempre gli adulti hanno cura della provenienza dei prodotti o del loro confezionamento. Al termine della presentazione invece tutti si sono dimostrati determinati a consigliare i propri genitori a mutare le abitudini e privilegiare i piccoli ortofrutta sotto casa o i mercati settimanali dei piccoli agricoltori. Molto simpatico è stato un bambino che, a proposito del problema della plastica e dei confezionamenti, ha promesso “di spendere un euro del proprio regalo di Natale per comprare a nonni e genitori una busta di stoffa multiuso” per evitare di utilizzare le buste di plastica.

Grande è stata la percentuale dei bambini che hanno detto di avere una piccola campagna o un pezzo di terreno coltivato almeno con alberi da frutta (sopratutto agrumi, olive e pistacchi), ma alcuni hanno ammesso di aver visto i nonni fare alcuni trattamenti con prodotti chimici. Altri invece hanno elogiato il proprio padre perché, ad esempio, non dava nessun mangime di provenienza dubbia alle galline, così da avere delle uova sempre fresche e sane in casa.

In conclusione, l’esperienza di ritornare in classe con gli stessi studenti già incontrati per i precedenti progetti è stata molto emozionante: non solo i bambini ti aspettano, ti riconoscono e accolgono con entusiasmo, ma sono parte attiva delle lezioni e mostrano grande interesse per i temi affrontati. I cambiamenti climatici sono ormai percepibili anche da ragazzini di 10 anni come loro: spesso sono proprio gli studenti a parlarti di grandi fenomeni naturali estremi per esperienza diretta o racconti dei genitori, come piogge molto intense e violente d’estate o campi una volta pieni di alberi e oggi quasi desertificati. Il progetto “Frutti per la Biosfera”, dopo aver vissuto “Boschi per la Biosfera” e aver compreso l’importanza degli alberi, fa compiere un passo verso l’alto ai ragazzi, che comprendono come da una scelta all’apparenza banale come “cosa mangiare” derivi una grande responsabilità per il nostro Pianeta e di conseguenza per il nostro e loro futuro.