Per ottenere grandi cambiamenti devi iniziare del seme

 

13 dicembre abbiamo fatto la nostra ultima lezione  a scuola e con questo abbiamo concluso la prima fase delle attività educative all’interno del progetto “Boschi per la biosfera”. Il progetto Boschi per la Biosfera è finanziato dalla European Climate Initiative (EUKI). EUKI è uno strumento di finanziamento del progetto del Ministero federale dell’ambiente, della conservazione della natura e della sicurezza nucleare (BMUB). L’EUKI persegue l’obiettivo generale di promuovere la cooperazione in materia di clima all’interno dell’Unione europea al fine di attenuare le emissioni di gas a effetto serra. Lo fa attraverso il rafforzamento del dialogo e della cooperazione transfrontalieri, nonché lo scambio di conoscenze ed esperienze.

La citazione all’inizio di questo articolo è la frase che secondo me riassume perfettamente l’essenza delle attività che abbiamo svolto negli ultimi tre mesi. Abbiamo fatto una serie di incontri con bambini di età tra 6 e 10 anni delle scuole elementari a Bronte, Randazzo, Adrano, Linguaglossa, Piedimonte e tante altre città della zona. Metaforicamente i bambini si possono considerare il seme nelle fasi di sviluppo della vita umana e proprio per questo focalizziamo i nostri sforzi esattamente sulla loro formazione. I personaggi principali nelle nostre lezioni e uscite nella natura sono i semi che vanno piantati, crescono e diventano alberi e come sanno già tutti i ragazzi che abbiamo incontrato gli alberi sono i nostri amici che ci aiutano ad affrontare i cambiamenti climatici creati dell’inquinamento del mondo contemporaneo.

         Durante questa fase del progetto abbiamo lavorato oltre che con Andrea e Lidia con i collaboratori delle Giacche Verdi Bronte Daniela, Salvatore e Nicolò che si sono mostrati  non solo come grandi professionisti ma anche persone molto buone e positive, in questo senso abbiamo imparato tanto da loro.

Per alcuni di noi volontari la partecipazione  in questo progetto è stata la prima esperienza per vivere all’estero ma ci siamo perfettamente adattati in un ambiente  completamente diverso dal nostro. Siamo riusciti a creare una famiglia di volontari provenienti da più di 10 paesi diversi. Famiglia che non solo convive in “pace ed allegria” ma lavora come squadra raggiungendo traguardi di crescita. Siamo pronti per proseguire con la seconda fase del progetto con lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo che abbiamo mostrato nei mesi passati.

Scritto da Ana Anastasova, volontaria delle Giacche Verdi Bronte dalla Bulgaria.